domenica 24 gennaio 2016
LE BANCHE E L'ECONOMIA
Se ci fate caso, da quando c'è l'euro (fortissimamente voluto dal noto salume bolognese e dal sodale toscano poi diventato presidente della Repubblica) il numero delle banche è aumentato in modo vertiginoso mentre le altre attività che producono la vera ricchezza come le imprese medie e piccole, gli artigiani, ecc., vanno chiudendo lasciando disoccupata tantissima gente, soprattutto giovani.
La differenza fra le banche e le piccole e medie imprese sta nel fatto che queste ultime producono, con grande sforzo e sacrificio, la ricchezza reale e cioè l'economia che fa crescere il PIL mentre le banche servono solo a divorare questa ricchezza ingrassando i grandi gruppi finanziari internazionali che hanno stabilito, nelle segrete stanze del potere, di fondare l'unione europea ed attivare la moneta unica al solo fine di creare il proprio incontrastato territorio di caccia grossa a spese dei poveri cittadini risparmiatori che hanno perso ormai ogni fiducia in queste pseudo istituzioni finanziarie che sono le banche le quali, per tenere in deposito i soldi risparmiati dalla gente, pur avendone la piena disponibilità per guadagnarci, pretendono anche di essere pagate dal risparmiatore per questo regalino. L'ultima trovata di questi finanzieri-vampiri, d'accordo con i propri supporter politici appositamente postisi al loro servizio, è quella che prevede il coinvolgimento dei risparmiatori nel pagamento dei debiti della banca che dovesse fallire... Naturalmente ci garantiscono i nostri politici (ben telecomandati dalla finanza internazionale) che le banche sono molto solide e che certi pericoli non si corrono, della serie "stai sereno caro risparmiatore".
Credo che siamo ormai giunti alla esasperazione del buon senso al contrario.
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