mercoledì 9 dicembre 2015

IL PAPA E LA RICCHEZZA

E' facile prendersela con il Papa che è un Uomo di pace e che quindi, per ispirazione divina, non ragiona in quei semplicistici termini che spesso ci capita di sentire e che sarebbero più adatti ad una infantile retorica. Ad esempio, se la ricchezza è giusto che debba essere distribuita soprattutto ai poveri e ai meno abbienti, qualcuno questa ricchezza dovrà pur costruirla! Il problema semmai è quello di indurre i "ricchi" che costruiscono ricchezza, ad essere più caritatevoli e generosi con chi ha effettivo bisogno, non quello di pretendere che i RICCHI NON DEBBANO ESISTERE: infatti cosa si potrebbe prelevare, nel momento del bisogno, da una credenza VUOTA, vuota perchè non esistono più i cosiddetti "ricchi" che l'avrebbero potuta riempire? E inoltre, quando il Santo Padre avesse venduto tutti i beni artistici ed architettonici presenti nel Vaticano e ne avesse distribuito il ricavato ai poveri, quegli immensi patrimoni non resterebbero forse ancora in mano ai ricchi che li hanno acquistati? In questo caso anche loro (i nuovi ricchi acquirenti), secondo il banale e semplicistico ragionamento retorico, dovrebbero poi fare altrettanto dopo aver speso molto denaro per acquistare quei beni? Siamo sicuri che un meccanismo di questo genere riuscirebbe a provocare nel mondo la miracolosa sparizione della povertà e quindi dei poveri? Non sarà invece più probabile che, con questo meccanismo, sia proprio la voglia di costruire altra ricchezza a sparire, visto che, a trarne il finale vantaggio, sarebbe solo chi non ha mai contribuito a realizzarla? Ritengo perciò che sia più opportuno evitare di compiere inutili e fuorvianti voli pindarici e rientrare nell'alveo del buon senso, cercando piuttosto di invogliare la gente a costruire la ricchezza, ovviamente nella misura proporzionata alle possibilità di ognuno (vedi la parabola dei talenti!)con l'esempio, l'intelligenza e la saggezza del buon padre di famiglia, coinvolgendo un numero sempre più alto di persone, favorendone, con una corretta impostazione sociale, ogni possibilità di azione lecita, perchè è solo con il contributo di tutti alla costruzione della ricchezza diffusa che sarà possibile eliminare la povertà, perfino quella pelosa e bugiarda dietro la quale spesso si nascondono molti parassiti finti poveri.

Nessun commento:

Posta un commento