martedì 25 aprile 2017
IL RILANCIO DELLA MOBILITA’ DI TRASPORTO ALPINA SU FERRO
Marcello Serra
25/04/2017
Con la relazione presentata al Convegno sulle ferrovie alpine, svoltosi a Trento il 20 aprile scorso, ho inteso confermare la mia volontà di collaborare ad ogni iniziativa orientata alla diffusione e al rilancio di una cultura innovativa tesa alla valorizzazione, al potenziamento e al rilancio del sistema di trasporto ferroviario nei territori alpini e quindi anche e soprattutto in quello del nostro Trentino. Mi riferisco ad una cultura che dovrebbe contemplare anche lo sforzo teso a convincere i responsabili delle Istituzioni sull’efficacia delle opzioni tese alla valorizzazione delle ferrovie, sia di quelle esistenti da potenziare, sia di quelle di nuova realizzazione, per conseguire un efficace miglioramento del servizio della mobilità alpina. Esempi in tale senso ve ne sono moltissimi da provare, soprattutto nella vicina Svizzera. Per questo occorre insistere sulla necessità di persuadere, verso tale scelta, la nostra classe politica che, a tutt’oggi però, non sembra abbia ancora dato prova di una convinta volontà di dare corso a quelle radicali scelte politiche che, secondo il mio punto di vista professionale, dovrebbero essere preordinate ad un effettivo rilancio del sistema di trasporto su ferro. Infatti, a parte alcuni generici eventi di facciata, non mi sembra si siano verificati, in tale ambito, atti concreti e particolarmente significativi. A mio parere occorrerebbe incidere in modo profondo nei confronti della classe politica per tentare di orientarne, nel modo più proficuo, le scelte operative per il perseguimento di quegli obiettivi puntati a richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema in questione. A parte l’enunciazione di formule apprezzabili quanto generiche, occorre essere in grado di argomentare e formalizzare tesi precise, esponendole in modo chiaro ma soprattutto sostenendole con puntuali proposte operative, supportate da elementi tecnico-economici e di politica dei trasporti oggettivamente inconfutabili. Solo attraverso il contributo di persone dotate della necessaria professionalità, capacità tecnica ed esperienza sarà possibile tentare di condizionare in modo efficace le scelte delle Autorità competenti, mettendole nella condizione di essere “costrette” a rispondere alla domanda(esigenza) di mobilità della popolazione, in modo esplicito e chiaro, onde non lasciarsi fagocitare dai soliti vagheggianti modi, riconducibili al banale linguaggio del gergo “politichese”, inutile ed inconcludente, i cui risultati, specialmente sulla questione ferroviaria, sono sotto gli occhi di tutti. Questa difficile strada dovrebbe essere percorsa con la sana pazienza di chi veramente si sentisse appassionato e convinto sostenitore del trasporto alpino su rotaia, attraverso il supporto, puntuale di chi, credendo fermamente in questi obiettivi, volesse impegnarsi, non soltanto come professionista competente ma anche come semplice cittadino, utilissimo portatore delle varie opinioni diffuse fra la gente su tale argomento, al fine di tentare di favorire al meglio l’affermazione di un sistema di trasporto come quello ferroviario, anche in realtà territoriali complesse come quelle alpine ed in particolare come quelle della nostra amata terra trentina.
Marcello Serra
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